Brutta aria per gli amanti di Civilization VII: mentre siete immersi nella costruzione del vostro impero virtuale, Firaxis sta affrontando una tempesta perfetta fatta di licenziamenti e vendite deludenti. La notizia ha scosso la community, lasciando molti whimsiniani con il timore che il futuro del gioco sia a rischio.

Ristrutturazione o disastro annunciato?

2K Games, publisher del titolo, parla di “ottimizzazione dei processi di sviluppo” e di una Firaxis che deve diventare “più agile, collaborativa e creativa”. Tradotto: tagli al personale. La mossa, arrivata come un fulmine a ciel sereno, solleva interrogativi sul reale stato di salute dello studio e sulla direzione che prenderà Civilization VII.

Un lancio travagliato e promesse non mantenute

Civilization VII è arrivato sul mercato con il peso delle aspettative dei fan, ma anche con diversi problemi, in particolare legati all’interfaccia e all’IA messa in campo. Le prime patch hanno risolto alcune criticità, ma ne hanno create altre. E, come se non bastasse, Take-Two Interactive ha ammesso che le vendite non stanno andando come previsto. Un po’ poco per un titolo che dovrebbe essere una colonna portante del genere strategico.

Il futuro è nelle mani dei modder?

La community di Civilization è sempre stata un elemento fondamentale per il successo del gioco, grazie alla sua vivacità e creatività. Molti whimsiniani si chiedono se, in questa situazione, saranno proprio i modder a tenere in vita il gioco, colmando le lacune del team di sviluppo e offrendo nuove sfide e contenuti.

Whimsiniani, che ne pensate? Civilization VII ha ancora le carte in regola per diventare un classico o è destinato a essere dimenticato? Dite la vostra!

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